Diritti Animali

Migliaia gli animali abbandonati in Louisiana nei primi giorni della tragedia

Le vittime dimenticate dell’uragano Katrina

2 ottobre 2005
Oscar Grazioli

. Dell’uragano Katrina ormai non scrive più nessuno. Roba vecchia. È una constatazione non un rimprovero. I giornali hanno le loro regole, come i lettori. Eppure è inevitabile che le storie si vengano a sapere dopo molto tempo dal giorno X.

È il caso delle migliaia di animali abbandonati in Louisiana nei primi giorni della tragedia, quando la priorità era ovviamente la salvezza delle vite umane. Dramma nel dramma, questo di cani e gatti ormai divenuti, a tutti gli effetti, parte integrante di una famiglia. I proprietari si sono visti costretti ad abbandonarli al loro destino, per mancanza di spazio sui battelli e sui gommoni di salvataggio.

Gli psichiatri americani hanno valutato come “huge” (enorme) e “raping” (devastante) l’impatto emozionale di chi, solo al mondo, ha perso l’unico affetto che aveva, vedendolo abbaiare sul pianerottolo della casa invasa dall’acqua, mentre il battello di salvataggio inesorabilmente si allontanava.

Immaginate una persona anziana, vedova, il cui unico conforto è un botolo peloso che si infila sul letto, di notte, mugolando per la gioia di quella compagnia. Doverlo lasciare lì a morire mentre ti guarda con gli occhi imploranti e la coda che non si muove. Uno strazio indicibile. Tara Barth, anziana volontaria di una colonia composta da 15 gatti e 2 cani ha dichiarato alla BBC: “Abbandonarli così è stata la cosa più straziante che ho vissuto in tutta la mia vita”. La potente associazione animalista PETA ha accusato le autorità federali di avere in pratica ucciso migliaia di animali, impedendo ai volontari di portare loro soccorso nelle aree del disastro.

Sempre alla BBC un uomo ha raccontato di essere stato obbligato ad abbandonare il suo cane da un militare che gli ha puntato la pistola alla tempia. Spesso però nelle tragedie compare un angelo. Molti soccorritori hanno permesso agli abitanti di caricare il loro cane sul battello, talvolta per convincerli ad abbandonare la casa, talvolta per avere esplicitamente dichiarato che non avrebbe resistito a scene così strazianti, talvolta semplicemente perché “anch’io ho un cane e so cosa vuol dire”. John Crawford, volontario del Michigan, ha dichiarato che il suo team aveva raccolto sacchi di mangime secco per cani e gatti e lo distribuivano durante le operazioni di salvataggio delle persone: ”Non potevamo fare di più, ma almeno sapere che avrebbero mangiato ci era di gran sollievo in quello strazio”. Anche per “loro” compaiono gli angeli ogni tanto.

Articoli correlati

  • "La Cina è un affronto all'idea egemonica degli Stati Uniti"
    Economia
    Intervista a Jeffrey Sachs sulla guerra in Ucraina, la Nato, l'Europa, gli USA e la Cina

    "La Cina è un affronto all'idea egemonica degli Stati Uniti"

    "Gli Stati Uniti hanno chiamato il primo ministro Meloni e hanno detto di uscire dalla Via della Seta. Pensate che abbia avuto da sola quell’idea? L'idea statunitense è che nessuno debba rivaleggiare con la potenza degli USA. Dovremmo invece puntare a costruire un mondo multipolare e cooperativo".
    6 febbraio 2024 - Jeffrey Sachs
  • Schede
    Il 26 maggio 2004 il New York Times riconobbe i propri errori pubblicando un articolo

    Le presunte armi di distruzione di massa di Saddam in Iraq

    Giornali come il New York Times, fino al 2003 ostili alla guerra, finirono per accettare come veritiere le affermazioni di Powell e per considerare ineluttabile l'intervento armato. A guerra terminata non fu trovata alcuna traccia di quelle fantomatiche armi.
    16 novembre 2023
  • L'Assemblea generale dell'ONU vota per la fine dell'embargo a Cuba
    Latina
    Una sola nazione si è astenuta: l'Ucraina

    L'Assemblea generale dell'ONU vota per la fine dell'embargo a Cuba

    Solo due nazioni hanno votato per mantenere l'embargo: Stati Uniti e Israele.
    L'embargo a Cuba è stato istituito dagli Stati Uniti nel 1960, in risposta alla rivoluzione cubana guidata da Fidel Castro. L'anno successivo la CIA organizzò anche un tentativo di invasione che però fallì.
    3 novembre 2023 - Redazione PeaceLink
  • "Decine di commando USA combattono in Israele"
    Palestina
    L'escalation preoccupa la comunità internazionale, si dimette dall'ONU Craig Mokhiber

    "Decine di commando USA combattono in Israele"

    Negli ultimi giorni gli Usa stanno partecipando sul campo alle operazioni di liberazione di 240 ostaggi catturati da Hamas e trattenuti a Gaza. Questa notizia segna un importante cambio nella posizione degli Stati Uniti, passando da spettatori e consulenti a partecipanti attivi nei combattimenti.
    2 novembre 2023 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)